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giovedì 12 giugno 2008

Passano i presidenti...

Giovedì 12 giugno 2008, ore 10,45, Roma. Vengo bloccato dalle forze dell’ordine sull’Olimpica all’altezza di piazzale degli Eroi, insieme alle altre migliaia di automobilisti imbufaliti e sbraitanti, già in transito e ora immobili…Dopo un’attesa percepita come lunghissima, esasperante e insostenibile, sirene ululanti e lampeggianti scatenati, inizia il veloce passaggio di una interminabile teoria di veicoli. Macchinone americane, vetturette della Polizia Municipale, mezzi piccoli e grandi di polizia e carabinieri, auto civette, agenti in assetto di guerra, un’ambulanza e al centro delle centinaia (tante sembrano) di automobili, le super blindatissime limousines del presidente Bush e del suo seguito in visita all’amico Berlusconi. Lui, i suoi sodali e il loro popolo proprio in questi giorni stanno cercando di convincerci che il nostro vero unico insostenibile problema è rappresentato dalle …intercettazioni telefoniche! Argomento principe contro: costano troppo! Ma quanto ci costa lo spettacolare carosello che si snoda per le strade di Roma, incasinandole ancor più del solito senza senso, per manifestarci e imporci la pre-potenza di uno stra-potere di cui faremmo volentieri a meno? Quanti bisognosi e affamati potremmo soccorrere e sfamare con le cifre spese per la sola benzina necessaria al trasporto e alla sicurezza della Casta? Ma i presidenti passano…o no?
Ieri l’ultima perla giornaliera e quotidiana del Decreto Legge sulle intercettazioni che voleva e doveva comminare 5 anni a chi le autorizzava, 5 a chi le eseguiva e 5 a chi le propalava, trasformato nel giro di due ore (tanto o poco tempo secondo i punti di vista) in Disegno di Legge e così giustificato a causa di un banale refuso…Nessuno ci ha creduto, nemmeno il ministro della giustizia che lo annunciava al popolo: niente male, come inizio del governo con marcia indietro incorporata!

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