Visualizzazioni totali

sabato 21 febbraio 2015

Il riconoscimento della Palestina

    20 febbraio 2015. Mai Alkaila, ambasciatore dello Stato di Palestina in Italia, risponde alle critiche del collega israeliano, scagliate contro il possibile riconoscimento della Palestina da parte italiana.
    "...I palestinesi hanno trattato con i diversi governi israeliani dal 1993, senza avere nessun risultato, anzi hanno continuato con la loro politica di: 1. intensificazione della colonizzazione delle terre palestinesi; 2. confisca dei terreni; 3. ebraicizzazione di Gerusalemme e l'espulsione di tanti suoi abitanti palestinesi; 4. demolizioni delle case, costruzione del muro e privazione dell'acqua; 5. continuo aumento dei prigionieri politici e di detenuti amministrativi (detenzione preventiva) in tutta la Palestina; 6. embargo e aggresioni nella striscia di Gaza con migliaia di morti, sfollati, feriti, e la distruzione di infrastritture sanitarie, scolastiche ed abitazioni. Tutto nella piena violazione del diritto internazionale e della Quarta Convenzione di Ginevra, che obbliga la potenza occupante a rispettare e grantire l'integrità territoriale del paese occupato. Israele non ha nessun piano di pace e rifiuta lo Stato e la sovranità palestinese e non vuole nessuna soluzione del conflitto, anzi mantiene lo status quo: Israele non vuole giustizia per i rifugiati palestinesi , non blocca le colonie e non vuole tornare ai confini del 1967...
    ...i palestinesi hanno il diritto di costruire un loro stato sovrano laico e democratico, in cui convivono pacificamente tutte le religioni".
    Come dargli torto?

Nessun commento: