27 febbraio 2015. A sei mesi dal cessate il fuoco dall'ultimo massacro perpetrato dai macellai sionisti che hanno genocidizzato 2200 persone, compresi 600 bambini, spappolati dalle bombe israeliane, la ricostruzione delle 100000 case distrutte non è ancora partita. L'Egitto antipalestinese di Al Sisi e Israele del nazisionista Netanyahu, impediscono il transito verso Gaza dei materiali necessari: non passano nemmeno i calzini per i bambini sopravvissuti e così molti di loro muoiono a causa del freddo.
Tratto dall'ottimo articolo documentario di Fabio Scuto su La Repubblica odierna.
Nonostante ciò, il governo italiano renzusconiano del patto del Nazareno, oggi non si è vergognato di rigettare la richiesta di riconoscimento dello stato di Palestina. Lo ha fatto con due mozioni antitetiche ugualmente approvate, che confermano la diretta discendenza dello stato italiano dall'infame catastrofe dell'8 settembre 1943, che, fra le altre tragedie, produsse due Italie in guerra civile fra di loro.
L'ambasciatore dello stato canaglia e genocida di Israele ringrazia commosso.
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