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mercoledì 31 dicembre 2014

Israele ordina, il mondo (onusiano) ubbidisce

    31 dicembre 2015. I Palestinesi presentano una nuova bozza del progetto di risoluzione per un accordo di pace con Israele, con l'abbandono dei territori occupati entro il 2017.
    Il nazisionista Netanyahu osserva che l'Autorità Palestinese "cerca di imporre un diktat che mette in pericolo il nostro futuro". Vale a dire che, dopo ben 47 anni di occupazione militare dei territori Palestinesi invasi e "conquistati" nel 1967 e da allora atrocemente "colonizzati" sempre più brutalmente, sistematicamente e illegalmente dallo stato-canaglia di Israele, stabilire una data certa per la pace è considerato, invece, dalla cricca criminale di Netanyahu "un diktat che mette in pericolo il nostro futuro".
    Oggi infine l'ONU, vigliacca, impotente, ipocrita e faziosa, ha rigettato la risoluzione palestinese con un solo voto di scarto. La Gran Bretagna - responsabile storica e colpevole morale e (il)legale della nascita dello stato di Israele - si è astenuta!
    Nessuno dei colpevoli sembra pagare i propri crimini, ignobili ed efferati, che gridano vendetta al cospetto di dio e degli uomini!
    Inch Allah! Mash Allah! (Ma dio esiste?)

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