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venerdì 6 aprile 2012

Una poesia contro Israele

Gunter Grass, premio Nobel 1999, scrive una poesia di giusta denuncia contro l'ipocrisia del silenzio complice che circonda le malefatte con cui Israele giustifica come difensive le sue guerre, che conduce da 64 anni contro i popoli del Medio Oriente, sviluppando una politica genocidaria ai danni della popolazione palestinese. Espansionismo, militarismo, imperialismo, colonialismo, razzismo, teocrazia vengono accettati come fosse possibile giustificarli e accettarli.

Gunter Grass condanna la minaccia costituita dalle atomiche di Israele, che invece ritiene tanto pericolosa la bomba che potrebbe costruire l'Iran da poterlo e doverlo attaccare preventivamente, innescando una terza guerra mondiale: muoia Sanson con tutti i Filistei!

Scontatissima, stereotipata e non più credibile, nè accettabile la bolsa risposta di Israele:" Le accuse di Grass sono antisemite". Ma chi ha rilasciato allo stato di Usraele la patente per definire la quantità di antisemitismo di qualcuno? Chi critica la politica guerrafondaia dello "stato degli ebrei"(?) è con ciò stesso antisemita? Sinceramente non se ne può proprio più. Chi critica la politica dell'Italia è anticristiano? E anche fosse? E' obbligatorio apologizzare cristianesimo ed ebraismo? Le religioni sono insindacabili? Da quando? Ancora? Inch Allah!

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