Alla messa di giovedì santo 5 aprile, don Piergiorgio Zaghi parroco di Porto Garibaldi (FE), somministra l'ostia consacrata a tutti i bambini schierati in attesa, ad esclusione del disabile psichico decenne perchè "incapace di intendere e di volere". I maligni sottolineano anche il fatto che i genitori del bimbo ("i disabili sono angeli crocifissi" dice don Benzi) non sono sposati.
Don Piergiorgio Zaghi dovrebbe spiegarmi in che senso allora un neonato è "capace di intendere e di volere": mi pare molto meno e molto peggio di un disabile psichico, a cui non si concede la comunione perchè non in grado nemmeno di "intuire" il mistero (?) dell'eucarestia. Il sacramento del pedobattesimo ai neonati totalmente inabili però, è somministrato da duemila anni, mentre quello della comunione ai disabili no: perchè? E perchè il vescovo di Vicenza - titolare della mia pratica di sbattezzo - non mi riconosce il diritto di affermare di non essere mai stato cristiano, soltanto perchè a due giorni di vita i miei genitori decidendo per me mi fecero battezzare?
Almeno alla mamma dell'angelo crocifisso va riconosciuto lo stesso diritto di tutte le mamme che fanno battezzare da 2000 anni i loro pargoletti neonati "perversi polimorfi" (Sigmund Freud) e totalmente ed evidentemente incapaci di intendere e di volere. O no? Gesù, se ci sei, batti un colpo! Fatti sentire!
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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