Il padre dell'amata Trota, accusato di aver utilizzato soldi della Lega a favore del figlio, si dimette accusando "Roma ladrona, padrona e farabutta" di ver complottato contro di lui. Il figlio Trota, convinto di smentire ogni addebito, precisa:" Non ho nascosto alcun faldone, un mese e mezzo fa ho preso nel mio ufficio in via Bellerio due raccoglitori relativi al mio conto bancario personale" (?): peggio la toppa del buco!
A chi gli contesta di aver ripetuto tre volte l'esame di maturità prima di prendere il diploma - pare comprato pure quello coi soldi della lega di papà - risponde:" Non mi interessa dire dove ho preso quel diploma. Era una scuola padana (?). Sono sereno e tranquillo con i principi che la famiglia mi ha dato (?)". E' evidente che il diploma non è mai riuscito a prenderlo, nemmeno a pagamento. Dal 2010 è consigliere regionale della Lombardia a 12000 euro nette al mese: no comment!
Nessun commento:
Posta un commento