23 agosto 2011. Così si esprime una (invasata?) ragazza scendendo a Civitavecchia dalla nave che la riporta dall'incontro mondiale con la gioventù attuato dal papa a Madrid. Domando: perchè la (eccitata?) ragazza ritiene ottimo gridare la sua fede e non soltanto più semplicemente e tranquillamente testimoniarla, comunicarla, diffonderla, ma comunque in maniera equilibrata e serena?
Vuole che anche io mi metta a gridare la mia fede nell'inesistenza di dio, di un dio che comunque non salva come l'esperienza umana dimostra da sempre? Non salva dal dolore, dalle sofferenze, dalle prepotenze, dalle guerre, dalle malattie, dalle carestie, dalle bestialità, dall'ignoranza, dall'indifferenza, dall'odio, dalla morte! Ma cosa vuole gridare la (insensata?) ragazza e a chi? Gridi di meno e ragioni di più: gliene sarò personalmente grato...
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