Visualizzazioni totali

giovedì 5 novembre 2009

Plurale maiestatis

“Chi insulta me, insulta gli italiani”. Così maiesteggiando afferma il 2 novembre 2009 l’Egoarca Super Narciso con delirio di onnipotenza e onnirappresentanza. Intanto gli ricordo sempre le macrobugie sistematiche, pertinaci, pervicaci e ripetitive con cui si autoindora da decenni, tutti i giorni: “Mi ha votato il popolo, la stragrande maggioranza degli italiani...ho il 68% del consenso dei cittadini”. Alle elezioni del 2008 che disgraziatamente lo hanno riportato al potere, ha votato il suo partito (non lui) il 38% dell’elettorato, cioè un italiano su tre e alle ultime europee di giugno, addirittura soltanto il 22%, cioè un solo italiano su cinque, vale a dire un’infima minoranza (altro che “stragrande maggioranza degli italiani” !) Che diventa una miserabile e miserrima inezia del 5% - cioè 5 italiani su cento se calcoliamo chi ha votato veramente pro Berluskoni e cioè chi lo ha prescelto dandogli la preferenza sulla scheda come lui aveva comandato. La tanto sbandierata stragrande maggioranza degli italiani si riduce, per la verità incontrovertibile, indiscutibile, inalterabile, non falsificabile, effettiva, oggettiva e numerica dei fatti, della microscopica infima minoranza del 5%. Quindi chi insulta il Blefaroplstikato Kalotrikofilo Berluskoni non insulta tutti gli italiani, ma soltanto la minima quota di minoranza del 5% dei con(?)nazionali “imbecilli, coglioni e farabutti” (secondo l’anglosassone terminologia berluskoniana) che ancora lo preferisce (chi sa perchè...)
La realtà dell’ignobile, mendace e illogico sillogismo:” B. è italiano, B. è insultato, gli italiani sono insultati” esiste unicamente nel mondo virtuale dell’Autocrate, l’unico nel quale offese e menzogne scagliate contro chi orgogliosamente e a buon diritto non ama il Blefaroplastikato possono trovare fertile pascolo e adeguato terreno. Si tranquillizzi perciò il Facitore Rilanciatore di Corna e il Negatore di Toccate al Culo del Presidente (vedi l’indecoroso riprovevole spettacolo de L’Aquila di fine ottobre in cui dice ai ragazzini e ragazzine che lo circondano di “non toccargli il culo” ). Quando lo insultano – ma chi? quando? come? dove? perchè? – insultano, eventualmente, proprio lui e soltanto lui e la stragrande maggioranza degli altri italiani non si sente minimamente toccata dagli eventuali improperi a lui unicamente riservati e dedicati. Quindi tolga le sue lunghe mani rapaci dall’Italia degli Italiani che non lo amano e non lo vogliono amare e non lo votano (e nemmeno lo insultano, per questo) ed elabori più accettabili e ragionevoli sillogismi. Uno studio, ancor chè superficiale ed estemporaneo della logica aristotelica lo potrà far meglio ragionare, senza il rischio degli attuali deragliamenti. Basta, una volta per sempre e per tutte, con gli insulti scagliati a valanga contro la “stragrande maggioranza degli italiani” incensurati, senza tessera P2 e per bene: se li tengano gelosamente custoditi gli anti-italiani piduisti come Berlusconi, tessera 1816 e Cicchitto, tessera 2232 e i celoduristi leghisti come Bossi, Calderoli e Borghezio!

Nessun commento: