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martedì 17 novembre 2009

Lo stato papalino

Nel maggio 2009, ho svolto la semplice pratica anagrafica relativa al mio testamento, biologico in cui decido, in modo formalmente ineccepibile e legalmente codificato, della mia fine vita, rigettando fin d’ora ogni possibile non voluto accanimento terapeutico ivi comprese alimentazione e idratazione forzate e artificiali. Apprendo oggi 15 novembre 2009, con sorpresa e disappunto, che L’Avvenire, organo ufficiale della CEI, Commissione Episcopale Italiana (che ha da poco licenziato il suo direttore Boffo perchè considerato da Feltri, direttore de Il Guiornale di proprietà Berlusconi, “omosessuale”) si permette incredibilmente di definire “illegale” il mio legalissimo ultralegittimo biotestamento. Sottolineo la provocazione contraddittoria di Berlusconi presidente del consiglio che come tale, proprio in questi giorni, sta scatenando un uragano di spot-progresso contro la omosessualità. B. come proprietario de Il Giornale accusa Boffo di omosessualità, come capo del governo lotta contro la omosessualità e come padrone di Mediaset incassa i soldi dovuti per gli spot trasmessi! Incredibile! La Repubblica Italiana, stato di diritto, nazione sovrana e democratica, se tale fosse veramente dovrebbe protestare immediatamente ed energicamente contro lo Stato della Città del Vaticano, dal quale dipende la CEI, per la inammissibile e inaccettabile intromissione negli affari interni di uno stato estero sovrano. L’organo ufficiale dei vescovi italiani, responsabile della Chiesa Cattolica Ecumenica Apostolica Romana, è terrorizzato soltanto all’idea che in questo modo i cittadini italiani (come me) possano sfuggire alle grinfie dei loro diktat antidemocratici, autoritari, reazionari, clericali e fascisti, che determinano e decidono la formazione delle leggi della Repubblica Italiana, in contrasto con la libera volontà popolare. Ormai l’asservimento prono e l’ossequio ipocrita e supino che il Massone (tessera P2 n. 1816) Puttaniere Berluskoni IV ha imposto alla nazione di cui sono – purtroppo – cittadino, ha superato i limiti di ogni decenza possibile. Ora basta! Resistiamo e ribelliamoci alla violenza dello stato papalino reazionario che pretende di conculcare le libere coscienze dei cittadini di una Repubblica (che dovrebbe essere) laica e democratica

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