mercoledì 11 novembre 2009
A plomb anglosassone
“Possono morire, loro e gli organismi internazionali” Così, dal palcoscenico RAI1 del 5 novembre 2009, con incontinente virulenza, il ministro della difesa si scaglia contro chi non la pensa come lui rispetto alla rimozione dei crocifissi dalle aule scolastiche, ordinata dalla Corte di Giustizia Europea dei Diritti dell’Uomo. Per quanto mi riguarda, per banale ovvio simmetrico speculare diritto di reciprocità, possono morire lui e i suoi neo camerati leghisti che difendono e rivendicano la permanenza del crocifisso, inaugurato nel 1924 dal governo fascista giusto subito dopo la Marcia su Roma del 1922 in preparazione e a viatico del Concordato clerico-fascista del 1929. Sì, ha proprio ragione La Russa: possono morire, con tutto il cuore, lui e loro, prima di me, naturalmente. Amen!
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