Il Gran Ciambellano della Co(o)rte del (super)duce(tto) di Arcore, sodale e sicofante del Mago di Arcore Al Tappone Testa Asfaltata nonchè ministro della cultura ad personam del Grande Imperatore di tutte le Galassie Kalotricofilo Blefaroplasticato Berluskoni IV, afferma, nel giorno delle elezioni amministrative del 22 giugno 2009 che “La Repubblica è un’insidia per la democrazia”. Questa proterva, immorale, insensata, sciagurata, inaccettabile, provocatoria dichiarazione produce insieme ira e ilarità, sdegno e divertimento, rabbia e sorriso, vergogna e incredulità. Un ministro della Repubblica non riesce a controllare i suoi servili istinti gregari di servitore fedele della Real Casa di Arcore e la spara così fin troppo grossa, visto che l’Italia è, nonostante tutto e pur sempre uno Stato di Diritto e non un regime da caudillo sudamericano o da satrapo centro asiatico post-sovietico (fatto salvo il rispetto dovuto all’iconografia tradizionale che può indurvi a comprendere le “ragioni” di despoti extra-europei, ma mai quella di tiranni nazi-fasci-comunisti nostrani). Ricordiamo a chi se ne fosse dimenticato che il non gentile servitore dello stato berluskoniano è (stato) un bolscevico trinariciuto al soldo di Mosca, transfuga, banderuola e voltagabbana nelle fila della peggiore reazione demoplutocraticamassonica (B. tessera n. 1818) in agguato. Tutti sappiamo che i convertiti sono i più zelanti e assatanati nel perseguitare gli antichi compagni di fede e il Gran Ciambellano ne è la testimonianza scientifica più lampante! Bisogna anche ricordare il grandissimo merito guadagnato dal nostro geniale padre Sigmund Freud nello svelare il meccanismo della “proiezione” per cui chi come Bondi sente nel suo inconscio tutta l’insidia che il suo Popolo della Libertà porta e può effettivamente causare alla democrazia, proietta le sue colpe sul nemico immaginario per liberarsene e farsene vanto!
Per una maggiore e più precisa informazione della disgustosa tragicomica vicenda, rimando all’articolo asciutto e sprezzante pubblicato a pagina 13 de La Repubblica odierna (23 giugno 2009) in cui si dà anche conto della prosopopea e della pre-potenza dell’ex-bolscevico e delle sacrosante proteste della Federazione Nazionale della Stampa Italiana contro le inaudite inaccettabili incredibili offensive affermazioni dello pseudo ministro, effettivamente ad personam, contro la libertà di stampa e di pensiero, risorsa e non insidia per uno stato democratico come ancora dovrebbe essere il nostro. Resistere! Resistere! Resistere!
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