Il giornalista Mongiello, dell’Unità, al Consiglio Europeo di Bruxelles del 19 giugno 2009, chiede a Berlusconi se la mancata presidenza del parlamento Europeo ad un italiano sia la conseguenza degli scandali in corso: ”Ho disistima totale nei confronti del suo giornale, dunque non rispondo”, questa l’ineffabile (non) risposta del (super)duce(tto) di Arcore. Il mago arcoriano è tuttavia disistimato dal ben 78% degli italiani che non lo votano e non lo hanno votato alle ultime elezioni europee del 7 giugno, pur spacciandosi ovunque fraudolento e bugiardo capolista in tutte le circoscrizioni e regioni. Prima delle elezioni l’Unto del Signore aveva straparlato del 75% di consenso goduto fra i suoi connazionali e del – minimo – 45% di voti che avrebbe ottenuto. Purtroppo per lui il 35% degli elettori che ha scelto il Popolo della Libertà ad personam si riferisce al 65% di chi ha esercitato il diritto di voto e quindi matematicamente – la matematica non è un’opinione - il gruppo fortemente minoritario che lo ha pre-scelto costituisce solamente il 22% dell’intero corpo elettorale. Si evince chiaramente l’ennesima bugia del Padrone e dei suoi sicofanti, saltimbanchi, servi, servitori, yes man, sodali: il Grande Imperatore non rappresenta “la gran parte degli italiani” come le sue TV Mediaraiset e la sua stampa prezzolata continuano a ripetere monotonamente all’infinito per stroncare definitivamente i cervelli bacarozzati di chi lo vota e ridurre all’impotenza e acquiescenza della assuefazione beota quello degli altri. Il Blefaroplastikato rappresenta l’infima minoranza del 22% degli elettori “coglioni e imbecilli” che ancora lo sostengono (chissà perchè...) Questo è un fatto, anzi il Fatto indiscusso e indiscutibile da cui partire per fare piazza pulita e libera da menzogne e mendacio. Lo tenga ben presente il Megadittatore Arcoriano quando, palesemente bugiardo, straparla del favore del 75% degli italiani nei suoi confronti. Qualcuno trovi il coraggio di dirglielo al Sultano di Arcore: 22%, non 75%!
In realtà quindi, la sua rabbiosa, impotente, vendicativa, infantile, patetica, volgare, ignorante, scortese disistima è azzerata dal 78% degli italiani che gliela ricambiano. A dimettersi non ci pensa proprio: e allora? Fino a quando la stragrande maggioranza di questo disgraziato paese berluskonizzato dovrà sopportare la vergogna, l’onta, l’ignominia, l’abominio, la prepotenza, la violenza, l’offesa, le (finte/vere) inaccettabili gaffes, le ignobili barzellette, gli abusi, i soprusi, le soperchierie, i comportamenti da bassa macelleria messicana (senza voler offendere la meritoria categoria degli onesti macellai della grande nazione azteca) di questo piccolo caudillo da operetta, psiconano, “urilizzatore finale” di prostitute di basso bordo che può avere “in grandi quantitativi, anche gratris” come afferma orgogliosamente il suo degno legale Mavalà Ghedini, nonchè deputato ad personam?
Fino a quando dovremo sostenere il fardello del più imbarazzante capo di governo della storia umana di tutti i tempi? Usque tandem l’Italia degli onesti dovrà pagare colpe che non le competono? La misura è colma: chi può e deve, intervenga, prima che il disastro divenga drammaticamente irreversibile e tragicamente definitivo. Amen!
P.S. – “La (cialtronesca) visita del (se-dicente e autonominato) colonnello Ghedafi in Italia, conclusasi il 12 giugno, ha avuto aspetti di farsa che purtroppo si sono mescolati alla farsa nostrana. Ne è risultato un mix assai poco digeribile che rende ancor più grottesca e flebile la nostra credibilità internazionale” (Eugenio Scalfari, pag. 1 de La Repubblica del 13 giugno 2009)
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