Non ho notizie di denunce alla Procura di Napoli in merito al gravissimo episodio accaduto nel seggio n. 62 di Portici alle ore 19,20 di domenica 7 giugno 2009, durante le votazioni per le elezioni europee. La famiglia Letizia, padre, madre e figlia (quella di papi Silvio) entra nel seggio scortata dalla polizia (a che titolo?) e il presidente lo chiude a tutti gli altri elettori che vengono bloccati all’esterno, mentre all’interno, dopo il voto, ci si trastulla in piacevoli conversari, nonostante le urla di vergogna e di riprovazione di chi deve votare e non può esercitare il proprio diritto di voto. Finalmente un poliziotto bussa alla porta del seggio chiuso e lo fa riaprire, ripristinando le condizioni di legalità necessarie e sufficenti all’espletamento del diritto dovere di voto dei cittadini elettori presenti. Questo almeno riportano le cronache giornalistiche e televisive del giorno dopo, da La Repubblica a Novella 2000.
2 considerazioni. 1) Non mi risulta che un presidente di seggio possa per nessun motivo e a nessun titolo chiudere il seggio per lasciarlo alla privata disposizione di preferenziati elettori. 2) Mi risulta invece che nel seggio possono accedere soltanto gli elettori ivi votanti e coloro che, per doveri d’ufficio ne hanno titolo (presidente, scrutatori, rappresentanti di lista, forze dell’ordine) e nessun altro: perchè allora il signor Letizia è potuto penetrare all’interno, visto che non era elettore presso quel seggio n. 62, ma aveva già votato altrove, essendo altrove residente?
Nel caso in cui nessuno provvedesse, avanzerò personalmente regolare e formale esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli, affinchè il magistrato competente possa verificare la sussistenza delle ipotesi di reato relative ai fatti denunciati e i trasgressori possano essere perseguiti a termini di legge.
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