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mercoledì 20 maggio 2009

"Il più schifoso dispotismo"

Il più schifoso dispotismo non è quello che l’Imperatore di Arcore ha imposto all’Italia, per altro con la supina e beata e beota accondiscendenza dell’impotente e incapace opposizione, costruendo e costituendo la mostruosa figura del capo del governo che è anche proprietario delle TV (le sue Mediaset come Padrone delle Ferriere e la RAI come pseudo vero presidente del consiglio dei ministri). “Il più schifoso dispotismo” secondo la definizione del conte Camillo Benso di Cavour, è quello del pontefice massimo che è al vertice dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario per cui l’ordinamento canonico non riconosce il principio della loro separazione, necessario invece e sufficente a definire il carattere democratico di ogni possibile Stato che voglia e possa considerarsi tale. Questo schifoso dispotismo “non conosce la regola della maggiore età per l’acquisto della capacità d’agire, dal momento che le leggi ecclesiastiche obbligano tutti i battezzati che abbiano compiuto i sette anni. Non conosce il principio di eguaglianza fra i due sessi, perchè nega il sacerdozio femminile e per sovrapprezzo nega alle suore il diritto allo stipendio e alla pensione. Ma neppure riconosce il principio di uguaglianza all’interno del sesso maschile, dato che laici e chierici hanno una differente capacità di diritto pubblico: i diritti politici restano appannaggio dei soli sacerdoti, che rappresentano una casta con proprie norme, sanzioni, tribunali”. (pag. 82, Michele Ainis, Chiesa Padrona, Garzanti)
E’ per questo che sto combattendo da anni una (per ora e finora ancora) inutile battaglia per ottenere dalla Chiesa Cattolica Ecumenica Apostolica Romana dell’Amore, della Fratellanza, della Bontà, della Carità, del Porgi l’Altra Guancia, il diritto allo “sbattezzo”. La chiesa, al momento, mi ha benignamente concesso soltanto di dichiararmi “di non fare più parte della Chiesa Cattolica” mentre io pretendo che essa riconosca e dichiari che io “ non ho mai fatto parte della chiesa cattolica”. E’ vero, sono stato battezzato il secondo giorno della mia ormai lunga vita, ma non mi sono mai cresimato, mi sono sposato civilmente, non voglio funerali ecclesiastici (e nemmeno laici, per la verità), ho votato i referendum a favore di divorzio e aborto, ho fatto il mio testamento biologico, insomma ho sempre manifestato la mia più completa, assoluta e totale estraneità ad ogni corrispondenza a qualsiasi obbedienza alle pratiche pecorecce (nel senso pio delle devote pecorelle) proprie della religione cattolica. Eppure la Santa Romana Chiesa cattolica pretende di farmi dire che NON FACCIO PIU’ PARTE di essa, come se mai, in passato, ne avessi fatto parte e fossi stato mai credente
Per raggiungere la corona del più schifoso dispotismo, pur tuttavia, la chiesa cattolica se la batte bene con lo stato berlusconiano: vinca il peggiore! Amen!
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