3 luglio 2015. Più di 150 morti nelle ultime 24 ore nella penisola del Sinai: i giorni più insanguinati dalla guerra del 1973. L'Egitto golpista antislamico del generale autocrate al Sisi, ridotto a servo stupido dello stato antipalestinese criminale di Israele, gli chiede il permesso per fare il suo cane da guardia, usando caccia, elicotteri e tank, il cui uso è interdetto all'Egitto dopo l'accordo ignobile post 1973, contro le milizie del califfo che preoccupano il Mossad (e non solo).
L'Egitto golpista ha costretto ad una evacuazione brutale migliaia di abitanti da Rafa, senza indennizzo alcuno per chi abitava nelle 2000 case demolite sul confine con Gaza.
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