6 luglio 2013. B(runetta), B(erluskoni) e C(ompany) nel 1994 scatenano la Grande Guerra ai bolscevichi pedofagi (anche se il Comunismo era già crollato quattro anni prima). Guerra totale a tutto e a tutti, combattuta in assoluta solitudine, vista la ignavia esistenziale del PD senza L che avrebbe dovuto contrastare il loro padronale Pd con la L. Dopo venti anni, visto l'irresistibile inesorabile declino del loro leader non più taumaturgico, finalmente sbombardato da condanne a mitraglia dell'esiguo drappello degli ultimi dei Mohicani di un'eroica magistratura che ha continuato a combattere la sua sacrosanta battaglia, dichiarano sorprendentemente e unilateralmente la pacificazione nazionale. Chi non aderisce è un nemico da combattere! Oggi l'ineffabile Brunetta si scatena contro la seconda e la terza carica dello Stato perché si permettono di fare dichiarazioni non gradite al capogruppo PdL della Camera. "Sono contro la pacificazione" tuona il tromboncino berluskoniano, minacciando sfragelli che in questo momento forse non vuole nemmeno il suo Padrone e Signore. (Continua...)
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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