2 ottobre 2012. Fiorito, capogruppo del Popolo della Libertà (?), viene finalmente arrestato all'alba a domicilio dalla benemerita Guardia di Finanza, per essersi appropriato di un milione e 400000 euro di finanziamenti pubblici ai partiti (per altro essi stessi proibiti per legge dal 1993, quando il popolo lavoratore antipartiti vinse il referendum che li vietava). Il peculatore pidiellino ha già fatto tracollare la Regione Lazio della se-dicentepseudogovernatrice Polverini e sta scatenando una giostra di interventi della magistratura sui conti taroccati a danno degli indifesi e impotenti cittadini onesti e incensurati, di buonaparte di tutte le altre Regioni d'Italia, dal Nord Leghista al sud cattopidiellino.
Il fam(igerato?)oso avvocato (delle cause perse?) Taormina, degno difensore del (se)dicente innocente Fiorito, chiama in correità tutti gli altri 69 consiglieri - per ora ancora a piede libero - Polverini compresa e minaccia sfracelli di ogni tipologia, insieme al suo degno cliente.
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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