6 ottobre 2012. "In nome di Sua Santità Benedetto XVI, invocata la Santissima Trinità..." ilprocuratore di giustizia del tribunale vaticano condanna il "corvo" Paolo Gabriele, maggiordomo del papa a 18 mesi di galera per aver resi pubblici documenti riservati. L'assistente di camera sarà graziato come da programma e3dificante e tutti vivranno felc e contenti.
Nessuno sembra formalizzarsi per procedurte e formule giuridiche così vecchie e obsolete, retaggio di epoche e sistemi teocratici e assolutisti, indegni di una pur minima dimensione democratica. Nessuno si scandalizza al pensiero che questa condanna andrà/andrebbe scontata nelle carceri italiane, perhè lo Stato della Città del vaticano non ne è dotato! Il cavaliere benito mussolini, duce del fascismo, così decise col concordato del 1929, anno VII dell'Era Fascista e le decine di governi succedutisi in Italia negli ultimi 70 anni dopo la caduta del fascismo, non sono stati ancora capaci di porre rimedio a questo obbrobrio morale, politico e giuridico! Si conferma così che la Repubblica Itliana continua ad essere "serva...non donna di province, ma bordello..." in casa sua, ridotta da sempre a colonia papalina zuava pontificia vaticana.
Grazie a dio, sono ateo!
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