Il Gran Sultano, per giustificare le sue fughe dai processi, aveva motivato la sua assenza dalla prima udienza del nuovo processo a suo carico perchè impegnato, il 4 dicembre, in attività di governo. Per questo il suo avvocato inglese faccendiere Mills è già stato condannato e il Cacicco si è salvato soltanto grazie all’ignobile lodo Al Fano, finalmente decaduto perchè platealmente anticostituzionale! Il legittimo (?) impedimento del consiglio dei ministri era fasullo, perchè non doveva decidere di niente e di nulla, dovendo per l’appunto servire semplicemente da...impedimento: è infatti durato appena mezz’ora, giusto il tempo di salutarsi! Il secondo legittimo (?) impedimento della inaugurazione di una galleria sulla Salerno-Reggio Calabria in (ri)costruzione da 40 anni non è stato nemmeno onorato. L’Autocrate ha inviato all’ultimo momento il ministro Mattioli che è arrivato anche in ritardo alla cerimonia, tanto che il vescovo se ne era già andato via senza attenderlo più a lungo!
Ormai non più soltanto i fatti, ma anche le forme dei comportamenti deplorevoli del (super)duce(tto) di Arcore sono esecrabili e immorali. In spregio all’obbligo di farsi processare come ogni cittadino di questo stato (di diritto?), l’Egoarca accampa impedimenti virtuali e strumentali, con l’aggravante di non rispettarli nemmeno, in modo strafottente, arrogante, prepotente, maleducato, sfacciato, sfrontato, insolente, impudente e provocatorio, alla faccia della più semplice ed elementare legalità.
Oggi 5 dicembre è in corso il trionfale No B Day superiore ad ogni aspettativa. E’ invece sparito nel nulla dell’autocensura Berluskoniana il Si B Day che gli incauti Circoli della Libertà (?) del PdL avevano indetto nello stesso giorno e negli stessi luoghi di Roma, travolti oggi dalle fiumane straripanti dell’esondazione di massa dei cittadini che non sopportano più il regime autarchico autotelemediocratico di Sua Emittenza. I pennivendoli servi e servitori del Despota padrone di Mediaraiset (stra)parlano di poche migliaia di partecipanti a fronte del milione e mezzo dichiarato dagli organizzatori. Il massimo obbrobrio del disprezzo più spregevole dei principi di correttezza, completezza e obiettività dell’informazione, la raggiunge il Fede(le) sicofante del Gran Sultano che nel suo spregevole telegazzettino apologetico di B. definito TG4, parla della manifestazione soltanto per un minuto e mezzo alle 19,23 alla fine della mezz’ora di trasmissione quotidiana. In effetti si occupa per l’intero minuto e mezzo di insultare il buon Di Pietro come se fosse l’organizzatore di tutto, mentre è stato soltanto uno del milione e mezzo di privati cittadini che hanno partecipato in autonomia da partiti e movimenti politici.
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