Aborto, l’offensiva dei vescovi “Falso il documento dei medici”. L’ordine: un’offesa. (pag. 2, La Repubblica 25/2/08)
La chiesa cattolica apostolica romana esagera sempre di più. Adesso i vescovi italiani, per bocca del loro giornale L’Avvenire, pretendono anche di decidere…sulla veridicità e validità delle decisioni prese dall’Ordine dei medici, in merito al Testo sui Principi elaborato dalla Commissione Deontologica della Federazione, mettendone in dubbio la stessa verità fattuale! Non si vergognano infatti di definirlo “…fantomatico documento sostanzialmente falso…” L’Avvenire, organo ufficiale della CEI (Commissione Episcopale Italiana, gerarchicamente subordinata al potere teocratico dello stato straniero della Città del Vaticano) non si perita di entrare sempre più brutalmente e scorrettamente nel gioco politico della Repubblica Italiana, in cui da sempre si intromette con pretese decisionali prepotenti, violente e irrispettose dei principi di libertà e democrazia che rappresentano e devono rappresentare il fondamento costituzionale non rinunciabile della nostra Repubblica. Come a dire: date a Dio quel che è di Dio e a Dio quel che è di Cesare: qualcuno dovrebbe ricordare a papa, cardinali, arcivescovi, vescovi, preti e devoti atei che Cesare va rispettato, tanto più che il famigerato concordato firmato dallo stato fascista e dalla chiesa cattolica nel 1929 e confermato, purtroppo, anche dal Partito Comunista nel 1948 impone esplicitamente alla chiesa di non intromettersi in alcun modo nella politica dello stato italiano!
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