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venerdì 29 febbraio 2008

La chiesa cattolica apostolica romana insiste con le bugie e le falsità

Ravasi, ministro della cultura della Santa Sede, il 28 febbraio ha tenuto lezione all’ Università di Roma, dopo il no DI (no AL) papa della Sapienza Ratzinger e si permette incredibilmente ancora di commentare:”…ancora non capisco perchè al Santo Padre non è stata permessa la stessa cosa…”. Anche a lui, evidentemente, nessuno ha spiegato che è stato il papa, in modo maleducato e immotivato, a non mantenere e rispettare l’impegno preso, perché nessuno gli ha mai impedito niente. Infine, a proposito di censure, connaturate al DNA della chiesa cattolica, Ravasi cita il recente libro di Piergiorgio Odifreddi “Perché non possiamo essere cristiani. E men che meno cattolici”, da lui definito “…livello superficiale e approssimativo che divide…” (pag. 9, La Repubblica 28/2/08) Anche qui bugie e falsità perché il libello è in realtà un buon libro, valido, approfondito e preciso. La chiesa simoniaca e costantiniana continua a percorrere imperterrita e strafottente, il falso cammino della falsità iniziato con la falsificazione del falso documento della falsa donazione, inventata di sana pianta dai frati della chiesa nel 700 e attribuita a Costantino imperatore romano del 300, demistificata già dai saggi e colti umanisti nel lontano 1400. Ma l’ignobile potere temporale della chiesa continua ancora nel 2008 con lo Stato della Città del Vaticano e coi concordati simoniaci!

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