Visualizzazioni totali

sabato 9 febbraio 2019

IL GIORNO DEL RICORDO

    10 febbraio 2019. Oggi si celebra il ricordo delle stragi degli italiani infoibati ed eliminati in Istria  col turpe corollario della panoplia delle torture e degli stupi perpetrati dagli assassini jugoslavi al servizio della foia annessionistica titina! 
    Tito riteneva necessario terrorizzare le popolazioni italiane per ripulire eticamente i territori da inglobare nella nuova nascente  repubblica "socialista" jugoslava: così tutti gli abitanti italiani di Pola - 28.000 su 30.000 - abbandonarono per sempre la loro città, (qualcuno) portandosi dietro anche i suoi morti, riesumati per l'occasione dal cimitero!

    Furono così assassinate decine di migliaia di italiani, istriani, fiumani e dalmati e in 300.000 abbandonarono l'Istria e la Dalmazia.  L'Italia fu amputata del decimo del suo territorio nazionale di 30.000 chilometri quadrati su 330.000! Furono distrutti i marmorei leoni di S. Marco, fino allora millenari testimoni di una plurisecolare presenza italica in quelle zone!

    Finalmente anche il discorso ufficiale del Presidente della Repubblica rende giustizia all'infamia delle persecuzioni antitaliane e degli eccidi di massa scatenati dal "compagno" (di Togliatti) Tito dopo l'otto settembre 1943 e a partire dall'aprile 1945, condannandoli senza ambiguità! Attendo ancora che qualcuno ricordi il trattamento delinquenziale subito dai profughi al loro ingresso in Italia, quando i "compagni" stalinisti, titini e togliattiani impedivano loro anche di rifocillarsi nelle stazioni, dove transitavano con le tradotte che li avrebbero portati alle misere destinazioni! Venivano considerati "fascisti" e quindi responsabili della loro incommensurabile tragedia e non le loro drammatiche vittime!

    Un pensiero memore a tutti gli innocenti perseguitatati da queste infamità, ingiustificabili anche se correlate e correlabili a quelle di matrice fascista avvenute fino al 1943, nel 76° anniversario dell'inizio del loro calvario che durò anni senza fine...

Nessun commento: