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lunedì 19 ottobre 2015

45 a 7

    Ormai i cittadini israeliani di religione ebraica, che da sempre hanno il diritto di girare armati (quelli di religione islamica ovviamente (?) no), hanno anche acquisito il diritto di vita e di morte su tutti gli altri cittadini, israeliani e non.
    Il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ostenta la sua pistola davanti le telecamere e twitta:" Attentati terroristici a Gerusalemme possono essere prevenuti grazie alla rapida risposta di cittadini responsabili (?). Detentori autorizzati e addestrati di armi possono salvare vite umane (?)".
    Qualsiasi cittadino israeliano di religione ebraica può perciò assassinare chiunque (altro): dopo l'eliminazione è sufficiente dichiarare a esercito e polizia che l'assassinato voleva accoltellarlo. E la pratica (genocidaria) si conclude nella sua perfezione criminale e criminogena!
    In due settimane il rapporto dei morti è di 45 (palestinesi) a 7 (israeliani) cioè 7 a 1. Comunque nell'ultimo immane massacro di massa perpetrato da Israele su Gaza nell'estate 2014, il rapporto è stato di 2200 donne, vecchi e bambini palestinesi contro 55 soldati invasori israeliani: cioè 1 a 44! I nazisti (ma anche gli angloamericani), macellavano "soltanto" dieci ostaggi per ogni soldato ucciso! Inch allah!
    

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