10 febbraio 2020. Nel Giorno del Ricordo il Presidente della Repubblica ha parlato della tragedia della pulizia etnica di (decine di) migliaia di italiani di Istria e Dalmazia, attuata dai comunisti titini jugoslavi dopo l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945.
"Una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono - per superficialità o per calcolo - il dovuto rilievo...Esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante...che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi...una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata o addirittura negata...le terribili sofferenze che gli italiani d'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l'occupazione dei comunisti jugoslavi...una vera pulizia etnica, che colpì in modo feroce una popolazione inerme..."
La sciagura nazionale dell'infoibamento etnico fu la conseguenza di altre due tragiche sciagure nazionali: l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945.
1) Il colpo di stato savoiardo-badogliano del 25 luglio 1943 e la correlata dissoluzione dello stato a causa della resa scriteriata senza condizioni agli anglo-americani dell'8 settembre 1943.
2) La sconfitta bellica finale del 25 aprile 1945 che permise il rinnovato scatenarsi di ogni violenza antitaliana, ai danni della popolazione civile inerme e indifesa.
Finalmente si comincia a definire correttamente la ricostruzione di un quadro storico, (sot)taciuto fin troppo a lungo per vigliaccheria ideologica e opportunismi politici, che il presidente ha stigmatizzato in modo ineccepibile e chiarissimo, condannando le residue e riprovevoli tesi negazioniste ancora in circolazione.
Invito tutti ad approfondire lo studio di una sciagura nazionale che non meritava l'oblio di 75 anni di silenzio!
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