"Lo stato ebraico tentò di sfruttare il ricordo della Tragedia come certificazione della propria legittimità politica, come salvacondotto delle proprie scelte passate e future e soprattutto come giustificazione anticipata degli errori eventualmente commessi" (Zygmunt Bauman, ebreo, combattente della resistenza polacca al nazismo, vissuto in Israele. Modernità e Olocausto, pag. 9, 1989, ed. Corsera 2017)
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