14 luglio 2012. "Ha relegato Nicole Minetti, che fu la sua mezzana-sottana, al ruolo della strega, della maga Circe che lo aveva trasformato in maiale, pur non essendo lui un marinaio di Ulisse. Uscito dalle scene orgiastiche che frequentava da assatanato, Silvio Berlusconi rientra dunque in politica come un fra Cristoforo compito e compunto e spinge Nicole alle dimissioni da consigliere regionale della Lombardia. Nel ruolo del ricandidato redento vorrebbe liberarsi di lei come di un peccato subito" (Francesco Merlo, La Repubblica 14 luglio 2012)
Nonostante le richieste perentorie del "vecchio culo flaccido" (così come l'affettuosa fanciulla igienista dentale ed altro ha definito il suo mentore brianzolo) e il diktat di Angelino Jolie Al Fano, servitore di un padrone solo, che le aveva ordinato di dimettersi entro oggi 17 luglio 2012, la virginea fanciulla - sotto processo per sfruttamento della prostituzione minorile ed altri infamanti reati - resiste impavida, mentre contratta col mago di (H)Ar(d)core la sua buonuscita milionaria dal Consiglio Regionale. Se se ne andasse oggi, perderebbe lo stipendio e soprattutto la pensione/vitalizio, che il suo (ex?) datore di lavoro Blefaroplastikato Kalotrikofilo le aveva garantito per i servizi del gineceo delle "cene eleganti" del Sultano.
Perchè Angelino non chiede anche e soprattutto le dimissioni del suo Egoarca Autotelemedioplutocraticomassonico e quelle di Formigoni/Firmigoni che ha lasciato falsificare le firme del listino bloccato, attraverso cui la Venere di Colorado Cafè è penetrata in Regione Lombardia?
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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