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martedì 1 luglio 2008

Caso Orlandi, la verità di Bertone

Caso Orlandi, la verità di Bertone

“Uno scandalo estivo creato ad arte”. Così il cardinale Tarcisio Bertone, segretario dello Stato della Città del Vaticano, torna sul caso Orlandi, su Avvenire. (pag. 18, La Repubblica 30 giugno 2008) Tutto può essere, ma non mi risulta, tuttavia, che il cardinal Bertone abbia simmetricamente sentito il dovere di denunciare l’amante del famigerato Renatino De Pedis (capo della banda della Magliana, ammazzato a Roma nel 1990 in uno scontro a fuoco con la Polizia) per i reati di calunnia e quanti altri eventualmente commessi con le sue recenti dichiarazioni che Bertone definisce icasticamente “scandalo estivo”!
Comunque perché all’epoca i vertici della Chiesa Cattolica e dello Stato della Città del Vaticano – che notoriamente coincidono – negarono ai magistrati italiani che indagavano in merito, il diritto di interrogare monsignor Marcinkus, accampando la copertura iperprotettiva e imperforabile della extraterritorialità, garantita dall’insolito trio Mussolini, De Gasperi e Togliatti a Chiesa e Vaticano?
Perchè Marcinkus fu poi destituito da Giovanni Paolo II dalla Presidenza dello IOR e mandato “in esilio” negli USA, dove è morto nel 2000 senza (ri)lasciare dichiarazioni al riguardo?
Perché lo scandalo permanente di tanti misteri incredibili non “creato ad arte”, ma fermamente radicato nei fatti e fissato nella storia?
Perché il famigerato sanguinario delinquente De Pedis ebbe l’autorizzazione a farsi tumulare nella Basilica romana di S. Apollinare, onore impossibile ai normali devoti per bene cristiani, ma concesso paradossalmente ai grandi criminali che la Chiesa cattolica, ipso facto, dovrebbe scomunicare e allontanare da se stessa e non onorare con funerali degni di un santo e comunque negati anche a tanti buoni e bravi cattolici che pure lo avrebbero desiderato e meritato?
A quando una risposta precisa, esauriente ed esaustiva su queste vicende scandalose?

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