venerdì 30 maggio 2008
Al Blefaroplasticato Kalotricofilo Berluskoni IV, quello che non mette mai le mani nelle tasche degli italiani (così dice Lui...)
Sono passati soltanto 22 giorni dalla quarta ascesa al cielo del governo dell’Ineffabile Unto dal Signore (così dice Baget Bozzo) e già le nostre tasche sono svuotate a man bassa dagli interventi diretti e indiretti di Testa Asfaltata. Quanto ci costano le sue propagandistiche trasferte napoletane con governo al seguito, assolutamente inutili, dal punto di vista delle decisioni da prendere e addirittura dannose, per il tempo prezioso che si perde negli spostamenti? Chi ci ripagherà i 2 milioni di euro quotidiani che il Capo Alfa continua a bruciare ogni giorno nella smisurata fornace dell’insaziabile Alitalia (anche per ingraziarsi il padano Bossi?) Chi ci rimborserà i milioni di euro della multa europea retroattiva che sta scattando per gli illeciti compiuti contro Europa 7 TVR Voxson, dal proprietario della concorrente Rete 4, nonché capo del governo in carica? Il presidente del consiglio dei ministri si fa le leggi su misura in plateale, omerico, inusitato, ignobile, incredibile, innominabile, gigantesco, infinito, mostruoso, disastroso, immorale, sconvolgente, impressionante, sistematico, illegale conflitto di interessi (o, per meglio dire, assoluta e totale convergenza di interessi!). E noi paghiamo! Vota Antonio! Chi rifonderà ai pagatori del canone RAI i 30 miliardi di vecchie lire da essa pagati per la multa inflittale per la nomina illegale del suddito Meocci a direttore innominabile? Chi ci risarcirà la faraonica liquidazione di 500.000 euro pagati dalla RAI a Deborah Bergamini, assistente di Berlusconi, da Lui nominata dirigente RAI e cacciata per gli scandalosi inciuci filoberlusconiani intrecciati necessariamente dalla dipendente MediaRAISet, che ha continuato inperterrita ad ordire pedissequamente nei 5 anni in cui ha eseguito fedelmente in RAI gli ordini del Padrone della concorrente Mediaset (guarda caso anche capo del governo…)? Continua…
martedì 20 maggio 2008
Berluskoni IV, incubo che incombe e ci fa soccombere...
20 maggio 2008
L’ineffabile ministra callipigia per le Pari Opportunità Mara Carfagna ha negato la finora consueta sponsorizzazione al prossimo Gay Pride di Torino. Motivazione: i/le gay non sono discriminati (sic!) e quindi… La ministra callipigia ha affermato che dedicherà le sue cure amorevoli e il suo impegno amoroso a donne e bambini notoriamente discriminati (molto più e altro che gay!) L’incubo di Berlusconi IV incombe e comincia a farci soccombere prendendo anche il corpo - per altro, in questo caso per qualcuno, anche seducente - della ministra Carfagna, già sesta classificata al concorso di Miss Italia. No comment! Intanto il blefaroplastikato kalotricofilo Berluskoni IV domani apre il primo consiglio dei ministri a Napoli senza farci sapere quanti euro costerà la sua trasferta agli italiani che non l’hanno votato e che non vorrebbero pagare le cambiali della sua pubblicità elettorale! Per i primi dodici giorni di governo, niente male: quante ne dovremo vedere e quante ne dovremo sopportare…
L’ineffabile ministra callipigia per le Pari Opportunità Mara Carfagna ha negato la finora consueta sponsorizzazione al prossimo Gay Pride di Torino. Motivazione: i/le gay non sono discriminati (sic!) e quindi… La ministra callipigia ha affermato che dedicherà le sue cure amorevoli e il suo impegno amoroso a donne e bambini notoriamente discriminati (molto più e altro che gay!) L’incubo di Berlusconi IV incombe e comincia a farci soccombere prendendo anche il corpo - per altro, in questo caso per qualcuno, anche seducente - della ministra Carfagna, già sesta classificata al concorso di Miss Italia. No comment! Intanto il blefaroplastikato kalotricofilo Berluskoni IV domani apre il primo consiglio dei ministri a Napoli senza farci sapere quanti euro costerà la sua trasferta agli italiani che non l’hanno votato e che non vorrebbero pagare le cambiali della sua pubblicità elettorale! Per i primi dodici giorni di governo, niente male: quante ne dovremo vedere e quante ne dovremo sopportare…
Sante ragioni per una lettura, lettura di Sante Ragioni
21 maggio 2008
Consiglio vivamente a tutti la lettura di due libri: 1) “Non lasciamoci ingannare dalle SANTE RAGIONI. Dal nascere al morire, la mano della chiesa sulla nostra vita” di Carla Castellacci e Telmo Pievani, ed. Chiarelettere 10/07, pag. 276, euro 13,60; 2) “LA QUESTUA. Quanto costa la chiesa agli italiani” di Curzio Maltese, serie bianca Feltrinelli, pag 174, euro 14.
Molto utili a credenti, diversamente credenti e non credenti, per meglio conoscere e valutare con cognizione di causa le prepotenze della chiesa cattolica apostolica romana sui cittadini (e/o sudditi?) della Repubblica Italiana. La chiesa, per altro, ci costa molto di più della famigerata casta politica e allora perché nessuno se ne scandalizza con vigore e schifo analoghi a quelli scaturiti dalle informazioni sugli sperperi e gli sprechi prodotti dalla partitocrazia? Forse anche perché (quasi) nessuno è messo in grado di informarci seriamente sulla quantità di quattrini estorti dalle tasche degli italiani?
Consiglio vivamente a tutti la lettura di due libri: 1) “Non lasciamoci ingannare dalle SANTE RAGIONI. Dal nascere al morire, la mano della chiesa sulla nostra vita” di Carla Castellacci e Telmo Pievani, ed. Chiarelettere 10/07, pag. 276, euro 13,60; 2) “LA QUESTUA. Quanto costa la chiesa agli italiani” di Curzio Maltese, serie bianca Feltrinelli, pag 174, euro 14.
Molto utili a credenti, diversamente credenti e non credenti, per meglio conoscere e valutare con cognizione di causa le prepotenze della chiesa cattolica apostolica romana sui cittadini (e/o sudditi?) della Repubblica Italiana. La chiesa, per altro, ci costa molto di più della famigerata casta politica e allora perché nessuno se ne scandalizza con vigore e schifo analoghi a quelli scaturiti dalle informazioni sugli sperperi e gli sprechi prodotti dalla partitocrazia? Forse anche perché (quasi) nessuno è messo in grado di informarci seriamente sulla quantità di quattrini estorti dalle tasche degli italiani?
Maledizioni e (o alla) politica
19 maggio 2008
“E la politica continua a fare quello che ha sempre fatto: salvare i voti, la sedia e non assumere responsabilità.” (Marco Rossi-Doria) E allora “…siate maledetti tutti, ora e per sempre, senza riscatto e senza remissione. Amen.” (Sandro Veronesi, quello di Caos Calmo)
“E la politica continua a fare quello che ha sempre fatto: salvare i voti, la sedia e non assumere responsabilità.” (Marco Rossi-Doria) E allora “…siate maledetti tutti, ora e per sempre, senza riscatto e senza remissione. Amen.” (Sandro Veronesi, quello di Caos Calmo)
Valori irrinunciabili
14 maggio 2008
“Aborto, il papa contro la legge 194. Una ferita per la società italiana: in 30 anni ha svilito il valore della vita” (pag. 10, La Repubblica 13 maggio 2008). Evidentemente per il papa, lo schifoso ignobile aborto clandestino preesistente avrebbe esaltato il valore della vita: o no? Joseph Ratzinger, in arte Benedetto XVI, alias vescovo di Roma, alias pontefice massimo della chiesa cattolica apostolica romana, alias capo autocratico dello Stato della Città del Vaticano continua a sparare inaccettabili, provocatorie e molto poco sante cannonate contro i mali inenarrabili del materialismo, del relativismo e del laicismo, in nome dei principi indiscutibili e indisponibili dello spiritualismo e della metafisica, dell’assolutismo e del clericalismo! Punti di vista speculari e simmetrici: il mio democraticamente vale quello del papa e lo invito perciò a non imporre a nessuno i suoi discutibilissimi convincimenti, se non vuole scatenare una guerra di religione di cui nessuno, tanto meno i laici come me, sente proprio la mancanza! Comunque contrasteremo il Vaticano e il suo papa affermazione per affermazione, continuando a glorificare i principi di tolleranza, solidarietà, libertà di pensiero e amore per il prossimo che la chiesa ha sempre ben predicato, ma anche malissimo razzolato. La storia degli errori e degli orrori del cattolicesimo gridano vendetta al cospetto di dio e degli Uomini: siamo pronti, unicuique suum!
“Aborto, il papa contro la legge 194. Una ferita per la società italiana: in 30 anni ha svilito il valore della vita” (pag. 10, La Repubblica 13 maggio 2008). Evidentemente per il papa, lo schifoso ignobile aborto clandestino preesistente avrebbe esaltato il valore della vita: o no? Joseph Ratzinger, in arte Benedetto XVI, alias vescovo di Roma, alias pontefice massimo della chiesa cattolica apostolica romana, alias capo autocratico dello Stato della Città del Vaticano continua a sparare inaccettabili, provocatorie e molto poco sante cannonate contro i mali inenarrabili del materialismo, del relativismo e del laicismo, in nome dei principi indiscutibili e indisponibili dello spiritualismo e della metafisica, dell’assolutismo e del clericalismo! Punti di vista speculari e simmetrici: il mio democraticamente vale quello del papa e lo invito perciò a non imporre a nessuno i suoi discutibilissimi convincimenti, se non vuole scatenare una guerra di religione di cui nessuno, tanto meno i laici come me, sente proprio la mancanza! Comunque contrasteremo il Vaticano e il suo papa affermazione per affermazione, continuando a glorificare i principi di tolleranza, solidarietà, libertà di pensiero e amore per il prossimo che la chiesa ha sempre ben predicato, ma anche malissimo razzolato. La storia degli errori e degli orrori del cattolicesimo gridano vendetta al cospetto di dio e degli Uomini: siamo pronti, unicuique suum!
lunedì 12 maggio 2008
La Chiesa Cattolica ama i disabili?
Roma 13 maggio 2008
Disabile sfrattata dai Padri Maroniti
Le Iene, Italia 1, ore 22 di lunedì 12 maggio. La troupe attende l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che deve sfrattare la disabile in carrozzella su richiesta degli amorevoli Padri Maroniti che le hanno chiesto la triplicazione dell’affitto da 500 a 1500 euro! La presenza della televisione consiglia l’ufficiale a rinviare di due settimane lo sfratto. La disabile ha bisogno di almeno tre mesi necessari e sufficienti ad attrezzare un’altra abitazione in cui sono già in atto i lavori di ristrutturazione. La troupe accompagna la disabile fino alla casa generalizia per chiedere un po’ più di tempo, ma nessuno le apre. Alla fine il sindaco di Roma Alemanno interpellato per strada sulla vicenda, garantisce al volo il suo intervento presso la Questura per concedere i tre mesi richiesti. Il detto evangelico del bussate e vi sarà aperto non è evidentemente conosciuto dai Padri Maroniti, grandi proprietari immobiliari, che pure hanno l’ardire di parlare in nome di Dio e del buon Gesù. Non nominare il nome di Dio invano. Meditino i veri e sani cattolici non cristianisti sulla bontà (o meno) di chi rappresenta Cristo in terra. Mash Allah, Inch Allah!
Disabile sfrattata dai Padri Maroniti
Le Iene, Italia 1, ore 22 di lunedì 12 maggio. La troupe attende l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che deve sfrattare la disabile in carrozzella su richiesta degli amorevoli Padri Maroniti che le hanno chiesto la triplicazione dell’affitto da 500 a 1500 euro! La presenza della televisione consiglia l’ufficiale a rinviare di due settimane lo sfratto. La disabile ha bisogno di almeno tre mesi necessari e sufficienti ad attrezzare un’altra abitazione in cui sono già in atto i lavori di ristrutturazione. La troupe accompagna la disabile fino alla casa generalizia per chiedere un po’ più di tempo, ma nessuno le apre. Alla fine il sindaco di Roma Alemanno interpellato per strada sulla vicenda, garantisce al volo il suo intervento presso la Questura per concedere i tre mesi richiesti. Il detto evangelico del bussate e vi sarà aperto non è evidentemente conosciuto dai Padri Maroniti, grandi proprietari immobiliari, che pure hanno l’ardire di parlare in nome di Dio e del buon Gesù. Non nominare il nome di Dio invano. Meditino i veri e sani cattolici non cristianisti sulla bontà (o meno) di chi rappresenta Cristo in terra. Mash Allah, Inch Allah!
Schifani e Travaglio
Roma 11 maggio 2008
Lettera aperta al presidente del senato della repubblica Schifani Renato Giuseppe (Forza Italia/Popolo della Libertà)
Onorevole presidente,
poco più di un mese fa, ho letto l’ultimo libro di Gomez e Travaglio “Se li conosci, li eviti”. A pagina 269 ho trovato scritto, fra l’altro, su di lei:”…Negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia alla società di brookeraggio assicurativo Siculabrokers assieme al futuro boss di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni e dell’imprenditore Benny D’Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa…”
Sabato 10 maggio Marco Travaglio cita questo passaggio, intervistato da Fabio Fazio su RAI 3 a “Che tempo che fa”: apriti cielo! Destra (“cose vergognose e inaccettabili” Berlusconi) – e si capisce - e sinistra unite (vedi, fra le altre, le incomprensibili acrimoniose esternazioni della genuflessa capogruppo del PD Anna Finocchiaro) – e questo si capisce molto meno – vomitano sul giornalista scrittore, che fa semplicemente il suo mestiere di informatore, le più ignobili contumelie. Lei le conferma senza ritegno in un’intervista apparecchiata ad hoc in un TG RAI di domenica 11 maggio, senza smentire i fatti, anzi confermandoli, visto che evidentemente sono veri per la sua stessa esplicita ammissione della loro “irrilevanza” .
Il direttore generale della RAI, il direttore di RAI 3 e il conduttore Fabio Fazio a 90 gradi si dissociano (ma da che e da chi?) e si profondono in scuse (perché, di che cosa?); nessuno tuttavia, tanto meno lei, smentisce il fatto e querela il giornalista. Tutti invocano incredibilmente, fra l’altro, il diritto presunto e conculcato, al contraddittorio, come se fosse normale che per riferire di fatti, sia necessaria la presenza degli interessati affinché possano contestare le critiche eventuali. Ma allora perché quando si parla – male – della mafia, non si chiama un vero mafioso per il relativo contraddittorio? E quando si parla – male – di Hitler, non si ricorre al nazista DOC per il contraddittorio? E…e…e…
Conclusioni: delle due l’una. O Travaglio afferma il falso e lei deve smentire e/o querelare. Oppure Travaglio afferma il vero, come lei stesso ha confermato e allora lei deve scusarsi e riconoscere come suo un passato di cui evidentemente finora si è vergognato e in cui finora si vergogna di identificarsi. Comunque la smetta, insieme ai suoi sodali di destra e ai suoi servi sciocchi e vigliacchi di sinistra, di fare la vittima che non è e si assuma tutte le responsabilità che le competono. In attesa, tanto moralmente le dovevo
P.S. – Ritengo, fino a prova contraria, la data del 10 maggio come l’inizio di un rinnovato regime antidemocratico, illiberale, censorio e nemico della libertà di stampa, ormai soltanto vuoto simulacro di se stessa nel tempo in cui lei assurge alla seconda carica dello Stato.
Ricordo anche con piacere che la legge ad personam del giugno 2003 che porta il suo nome, approvata dal parlamento di Berlusconi per bloccare i processi in corso contro…Berlusconi, è stata però fortunatamente dichiarata incostituzionale dalla Consulta il 13 gennaio 2004.
Mi fa infine piacere di comunicarle la mia decisione irrevocabile di cittadino pensionato con carico di famiglia di non pagare più il canone della ex-RAI, ormai Mediarai e/o Raiset: Berlusconi è già diventato fin troppo ricco di suo per pagargli pure la sua Mediaraiset!
“Oggi l’opposizione in Italia non si oppone. Se esistesse l’opposizione, mi avrebbe dato solidarietà” Marco Travaglio
Lettera aperta al presidente del senato della repubblica Schifani Renato Giuseppe (Forza Italia/Popolo della Libertà)
Onorevole presidente,
poco più di un mese fa, ho letto l’ultimo libro di Gomez e Travaglio “Se li conosci, li eviti”. A pagina 269 ho trovato scritto, fra l’altro, su di lei:”…Negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia alla società di brookeraggio assicurativo Siculabrokers assieme al futuro boss di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni e dell’imprenditore Benny D’Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa…”
Sabato 10 maggio Marco Travaglio cita questo passaggio, intervistato da Fabio Fazio su RAI 3 a “Che tempo che fa”: apriti cielo! Destra (“cose vergognose e inaccettabili” Berlusconi) – e si capisce - e sinistra unite (vedi, fra le altre, le incomprensibili acrimoniose esternazioni della genuflessa capogruppo del PD Anna Finocchiaro) – e questo si capisce molto meno – vomitano sul giornalista scrittore, che fa semplicemente il suo mestiere di informatore, le più ignobili contumelie. Lei le conferma senza ritegno in un’intervista apparecchiata ad hoc in un TG RAI di domenica 11 maggio, senza smentire i fatti, anzi confermandoli, visto che evidentemente sono veri per la sua stessa esplicita ammissione della loro “irrilevanza” .
Il direttore generale della RAI, il direttore di RAI 3 e il conduttore Fabio Fazio a 90 gradi si dissociano (ma da che e da chi?) e si profondono in scuse (perché, di che cosa?); nessuno tuttavia, tanto meno lei, smentisce il fatto e querela il giornalista. Tutti invocano incredibilmente, fra l’altro, il diritto presunto e conculcato, al contraddittorio, come se fosse normale che per riferire di fatti, sia necessaria la presenza degli interessati affinché possano contestare le critiche eventuali. Ma allora perché quando si parla – male – della mafia, non si chiama un vero mafioso per il relativo contraddittorio? E quando si parla – male – di Hitler, non si ricorre al nazista DOC per il contraddittorio? E…e…e…
Conclusioni: delle due l’una. O Travaglio afferma il falso e lei deve smentire e/o querelare. Oppure Travaglio afferma il vero, come lei stesso ha confermato e allora lei deve scusarsi e riconoscere come suo un passato di cui evidentemente finora si è vergognato e in cui finora si vergogna di identificarsi. Comunque la smetta, insieme ai suoi sodali di destra e ai suoi servi sciocchi e vigliacchi di sinistra, di fare la vittima che non è e si assuma tutte le responsabilità che le competono. In attesa, tanto moralmente le dovevo
P.S. – Ritengo, fino a prova contraria, la data del 10 maggio come l’inizio di un rinnovato regime antidemocratico, illiberale, censorio e nemico della libertà di stampa, ormai soltanto vuoto simulacro di se stessa nel tempo in cui lei assurge alla seconda carica dello Stato.
Ricordo anche con piacere che la legge ad personam del giugno 2003 che porta il suo nome, approvata dal parlamento di Berlusconi per bloccare i processi in corso contro…Berlusconi, è stata però fortunatamente dichiarata incostituzionale dalla Consulta il 13 gennaio 2004.
Mi fa infine piacere di comunicarle la mia decisione irrevocabile di cittadino pensionato con carico di famiglia di non pagare più il canone della ex-RAI, ormai Mediarai e/o Raiset: Berlusconi è già diventato fin troppo ricco di suo per pagargli pure la sua Mediaraiset!
“Oggi l’opposizione in Italia non si oppone. Se esistesse l’opposizione, mi avrebbe dato solidarietà” Marco Travaglio
Elezioni
Roma 17 aprile 2008
Berluskaz (amabile epiteto bossiano) ha vinto: tutto è perduto, anche l’onore del popolo italiano (almeno per la parte maggioritaria che l’ha votato)!
L’irreparabile è avvenuto: questo disgraziato paese ha scelto di subire l’ignominia e l’onta di un quinquennio di immorale governo di Bella Chioma Kalotricofilo Blefaroplasticato Testa Asfaltata. Marcello Dell’Utri, sodale e collaboratore di Berluskaz, condannato a 9 anni per mafia in primo grado, senza contare le sentenze già passate in giudicato, definisce eroe il mafioso Mangano, (già stalliere, fattore, guardia del corpo e amico tuttofare nella villa berluskaziana di Arcore) morto in galera dove scontava 2 ergastoli per 3 omicidi di mafia. Berluskaz conferma l’eroicità testimoniata dal silenzio grandioso mantenuto dallo stalliere che mai nulla di loro raccontò ai giudici che lo indagavano. Ma quali segreti aveva da confessare santo Mangano, eroe per averli portati nella tomba? Non lo sapremo mai, ma possiamo bene immaginarlo: in un paese normale, civile ed onesto, l’affermata eroicità del santo mafioso, sarebbe stata di per sé sufficiente a far scomparire dalla scena politica ogni suo ammiratore, fosse anche - e soprattutto – il suo padrone Berluskaz. Ma noi siamo il paese della maggioranza dell’autocrate telemediatico e quindi così sia. Inch Allah!
P.S. – Attendiamo a breve l’edificazione di monumenti nelle piazze italiane dedicati al mafioso santo ed eroe…
Berluskaz (amabile epiteto bossiano) ha vinto: tutto è perduto, anche l’onore del popolo italiano (almeno per la parte maggioritaria che l’ha votato)!
L’irreparabile è avvenuto: questo disgraziato paese ha scelto di subire l’ignominia e l’onta di un quinquennio di immorale governo di Bella Chioma Kalotricofilo Blefaroplasticato Testa Asfaltata. Marcello Dell’Utri, sodale e collaboratore di Berluskaz, condannato a 9 anni per mafia in primo grado, senza contare le sentenze già passate in giudicato, definisce eroe il mafioso Mangano, (già stalliere, fattore, guardia del corpo e amico tuttofare nella villa berluskaziana di Arcore) morto in galera dove scontava 2 ergastoli per 3 omicidi di mafia. Berluskaz conferma l’eroicità testimoniata dal silenzio grandioso mantenuto dallo stalliere che mai nulla di loro raccontò ai giudici che lo indagavano. Ma quali segreti aveva da confessare santo Mangano, eroe per averli portati nella tomba? Non lo sapremo mai, ma possiamo bene immaginarlo: in un paese normale, civile ed onesto, l’affermata eroicità del santo mafioso, sarebbe stata di per sé sufficiente a far scomparire dalla scena politica ogni suo ammiratore, fosse anche - e soprattutto – il suo padrone Berluskaz. Ma noi siamo il paese della maggioranza dell’autocrate telemediatico e quindi così sia. Inch Allah!
P.S. – Attendiamo a breve l’edificazione di monumenti nelle piazze italiane dedicati al mafioso santo ed eroe…
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