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domenica 5 novembre 2017

Le case dei poveri e quelle di Berluskoni

    A pagina 118 de L'Espresso n. 45 del 5/11/20  si racconta della storia, incredibile se non fosse vera, di una casetta a Ostia RM di mq. 60 occupata dal figlio di un professore universitario, nella quale i legittimi proprietari,   che l'hanno ereditata dalla mamma, non possono rientrare perchè la polizia, alla quale si rivolgono, non interviene in quanto "ha le mani legate": il figlio del professore è sfrattato per cui...(?)

    La polizia che non caccia (non può cacciare?) il delinquente occupante è la stessa che da 7 anni, h. 24, fa la guardia a ville e palazzi del delinquente Brianzolo e tuttavia Pantocrator   Kalotrikofilo e Blefaroplastikato, in base a una delle infinite ignobili leggi ad personam create ad hoc dal Padrone delle Ferriere Autotelemedioplutocraticomassoniche, pro domo sua, nel suo insostenibile interesse privato e personale! 

    L'unica casetta dei proletari può essere occupata (dal figlio delinquente del professore universitario), perchè la polizia non interviene: proprio la stessa che protegge le infinite ville e palazzi del Pifferaio Magico di (H)Ar(d)core che "ho ville in giro per il mondo che non ho mai visitato"!

    No comment! "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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