Roma 17 aprile 2008
Berluskaz (amabile epiteto bossiano) ha vinto: tutto è perduto, anche l’onore del popolo italiano (almeno per la parte maggioritaria che l’ha votato)!
L’irreparabile è avvenuto: questo disgraziato paese ha scelto di subire l’ignominia e l’onta di un quinquennio di immorale governo di Bella Chioma Kalotricofilo Blefaroplasticato Testa Asfaltata. Marcello Dell’Utri, sodale e collaboratore di Berluskaz, condannato a 9 anni per mafia in primo grado, senza contare le sentenze già passate in giudicato, definisce eroe il mafioso Mangano, (già stalliere, fattore, guardia del corpo e amico tuttofare nella villa berluskaziana di Arcore) morto in galera dove scontava 2 ergastoli per 3 omicidi di mafia. Berluskaz conferma l’eroicità testimoniata dal silenzio grandioso mantenuto dallo stalliere che mai nulla di loro raccontò ai giudici che lo indagavano. Ma quali segreti aveva da confessare santo Mangano, eroe per averli portati nella tomba? Non lo sapremo mai, ma possiamo bene immaginarlo: in un paese normale, civile ed onesto, l’affermata eroicità del santo mafioso, sarebbe stata di per sé sufficiente a far scomparire dalla scena politica ogni suo ammiratore, fosse anche - e soprattutto – il suo padrone Berluskaz. Ma noi siamo il paese della maggioranza dell’autocrate telemediatico e quindi così sia. Inch Allah!
P.S. – Attendiamo a breve l’edificazione di monumenti nelle piazze italiane dedicati al mafioso santo ed eroe…
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