"Ecco dunque la penultima iperbole, l'enfasi semi-terminale, la drammatizzazione furbesca ad alto impatto mediatico e retrattile opportunità. A quarant'anni dai fatti del Cile, il Grande Perseguitato si sente come Allende vittima di un "colpo di stato"....La lingua della crisi del potere e della guerra civile da acquistare nel supermarket della retorica. Un colpo di Stato contro la realtà". (Incipit e finale dell'ottimo, gradevole articolo di Filippo Ceccarelli su La Repubblica del 27/9/13)
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